Osteoporosi, nuovi importanti studi

Osteoporosi, nuovi importanti studi

I rischi fratture non sarebbero legati a Vitamina D e calcio.

I livelli di vitamina D e l’assunzione di calcio (che rappresentano oggi un pilastro centrale nella prevenzione dell’osteoporosi) potrebbero essere in realtà fattori ininfluenti per il rischio di andare incontro a fratture legate a questa malattia delle ossa; l’osteoporosi e le fratture associate dipendono unicamente da due fattori, la forza muscolare e la densità ossea. Il verdetto arriva da un maxi-studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Brent Richards, epidemiologo genetista della McGill University in Canada, studio che per la prima volta mette a nudo i meccanismi biologici che determinano il rischio di fratturarsi.

“Questi risultati – sottolinea Richards – suggeriscono che tutti gli interventi tesi a aumentare la forza ossea sono sicuramente più utili a prevenire le fratture che non la diffusissima pratica di prescrivere integratori di vitamina D”. Lo studio ha previsto l’analisi genetica di 185.057 casi di frattura da osteoporosi e 377.201 soggetti di controllo sani, parte del Consorzio ‘Genetic Factors of Osteoporosis’ (GEFOS), dello studio britannico ‘UKBiobank Study’ e di 23andMe. Lo studio è stato svolto tra McGill University ed Erasmus University Medical Center a Rotterdam. (ANSA).